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“L'acqua
è una cosa
seria”

I rischi della legionella e come evitarli

Mai sottovalutare la legionella e tutti i fattori di rischio ad essa collegati…

La legionella è un genere di batteri, presente negli ambienti acquatici naturali e artificiali, che determina un’infezione polmonare chiamata legionellosi o Malattia del Legionario (così ribattezzata nel 1976 a seguito di un’epidemia al raduno della Legione Americana al Bellevue Stratford Hotel di Philadelphia). Come ricorda l’Istituto Superiore di Sanità “i tassi d’attacco nel corso di focolai epidemici sono bassi, inferiori al 5%” e il tasso di mortalità si aggira tra il 5% e il 10%, arrivando però fino all’80% nei pazienti immunodepressi non trattati.

Dove vive il batterio

Gli ambienti dove le legionelle vivono sono acque sorgive, fiumi, laghi, fanghi, condotte cittadine e impianti idrici degli edifici (serbatoi, tubazioni), fontane e piscine. Ambienti a rischio sono quindi tutti quelli dove si accumula acqua stagnante, ma anche quelli dove viene erogata acqua, anche se nebulizzata (rubinetti e diffusori delle docce). Altri luoghi che favoriscono la presenza del batterio sono torri di raffreddamento, condensatori, vaporizzatori e sistemi di ricircolo dell’aria come l’aria condizionata.

Come si sviluppa la legionellosi

L’uomo acquisisce la legionellosi per via respiratoria (inalazione, aspirazione o microaspirazione di aerosol contagiato), mentre non vi è trasmissione interumana.

Ad essere maggiormente a rischio sono gli anziani, i fumatori, le persone con malattie croniche o con immunodeficienza. Il rischio di malattia è anche influenzato dal tempo di esposizione e dalla quantità di legionelle presente.

La malattia si manifesta come una polmonite infettiva dopo 5-6 giorni, anche se il lasso di tempo può ridursi anche a soli due giorni o estendersi fino a 10. Nei casi più gravi compaiono anche febbre, dolore toracico, dispnea, cianosi, tosse produttiva. Si possono presentare anche diverse complicanze: ascesso polmonare, empiema, insufficienza respiratoria, shock, coagulazione intravasale disseminata, porpora trombocitopenica e insufficienza renale.

Per curare la legionellosi occorre una terapia antibiotica.

Prevenire è possibile

La prevenzione inizia con la corretta progettazione e realizzazione degli impianti che prevedono il riscaldamento dell’acqua o la sua nebulizzazione; prosegue poi con la loro manutenzione e disinfezione.

Un esempio di misura preventiva di disinfezione è l’uso di dosi massicce di cloro quando si eseguono i lavori di manutenzione degli acquedotti, durante i quali è possibile che l’acqua si sporchi; è l’utilizzo di acqua con temperatura sopra i 50°C; è l’evitare la stagnazione dell’acqua.

Il personale della Aurora d’Agostino è a tua disposizione per dissolvere qualsiasi dubbio sul rapporto tra erogatori d’acqua e ionizzatori d’acqua alcalina e il batterio della legionella. Per continuare a bere in tutta tranquillità chiamaci allo 0967.521388 o scrivici all’indirizzo info@auroradagostino.it. Attraverso il nostro sito potrai prenotare un appuntamento per una consulenza gratuita, richiedere di essere contattato telefonicamente da un nostro operatore, farti fare un preventivo o chiedere di restare aggiornato sulle nostre offerte.

I dati contenuti nel testo sono presi dalle Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi dell’Istituto Superiore di Sanità (http://old.iss.it/binary/iss4/cont/C_17_pubblicazioni_2362.pdf ), da Ansa.it (http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2018/09/10/ansa-scheda-cose-la-legionella-infezione-portata-dallacqua_03d6b8e6-ccb2-4dff-92ff-83083e717c60.html) e da Repubblica.it (https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2018/07/25/news/allarme_legionella_in_lombardia-202611415/)

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